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Salone del Mobile: dopo l’euforia,
cosa ci resta dell’edizione 2019

4 Luglio 2019

SALONE DEL MOBILE

Trascorsa qualche settimana dalla 58esima edizione del Salone del Mobile di Milano, si abbassa il clamore intorno a quella che si conferma l’esposizione più importante al mondo per il settore arredo e il maggiore evento di Milano per visite, superiore anche alla fashion week.

Come sempre se n’è fatto un gran parlare, si è aperta la caccia alle novità vere e presunte e all’elemento distintivo per eccellenza. Perciò, abbiamo preferito attendere che si calmasse la confusione per mettere insieme le idee e raccogliere quelle che, secondo noi, sono le tendenze più interessanti che sono emerse o sono state confermate da questa edizione del Salone.

Poliform – tavolo Concorde
De Padova – divano Erei

Tornano le forme morbide e arrotondate

Trova conferma la tendenza ad ammorbidire le forme e a renderle più armoniche, nei pezzi d’arredamento più vari, dai divani, ai tavoli fino all’illuminazione. I cuscini decorativi preferiscono forme rotonde per sembrare ancor più soffici e in generale vediamo una perdita di spigoli anche dove non ce lo si aspetterebbe.

Dal divano Erei di De Padova, sollevato su gambe esili che danno un senso di leggerezza all’insieme, passando per le lampade di Flos e un tavolo dalle linee incredibilmente armoniose come Concorde di Poliform.

Texture più ricche sui materiali d’arredo

Le superfici venate sono un’altra tendenza importante: ai marmi lisci e puliti si sostituiscono quelli fortemente tramati, e sono uno dei materiali protagonisti, fra tavoli e sedute ma anche lampade e rivestimenti.
Inoltre, mentre un tempo si usavano texture solo sul marmo, ora si può osare anche con altri materiali, come il grès. Lo vediamo nel tavolo Lagos di Baxter – anche lui stondato –, unico in ogni variante perché realizzato da superfici naturali ed estremamente venate.
Baxter – tavolo Lagos
Allo stesso modo, restano visibili le trame dei legni, i tessuti sono sempre più ricchi, tornano l’ottone e moltissimo metallo. Concludendo sui materiali, il nabuk continua forte come pelle preferita.

I colori illuminano,
la materia resta in primo piano

In generale, abbiamo visto una tendenza comune sui colori, che si schiariscono e si riscaldano. Vediamo di nuovo legni mielati come il noce, divani bianchi o panna dove prima era protagonista il grigio o si giocava sui contrasti fra tessuti chiari e materiali scuri.

Ne risulta che gli ambienti sono più luminosi, senza tuttavia perdere la loro matericità, che rimane molto evidente. Il minimalismo rimane lontano.

La palette colore di questo Salone del Mobile è evidentemente legata a due elementi. Da un lato il verde, dai toni intensi e preziosi: ci è piaciuto molto e spicca su tutte le tonalità il verde salvia. Dall’altro, ha avuto grande riscontro anche il rosa malva, in tutte le sue sfumature più o meno sature e brillanti.
Baxter – divano Brest e divano Casablanca

Cosa non ci è piaciuto

Rimane qualche ombra fra i trend di questa edizione, pur molto stimolante. Innanzitutto, non ci è piaciuto chi ancora insiste sui tessuti finti e piatti: i tramati vano forte e hanno personalità, è una tendenza da seguire. Da evitare poi arredi e complementi in plastica, che a nostro avviso non fanno design, ma rovinano l’atmosfera.

Più in generale, non ci piace l’ostinazione che porta a seguire una tendenza specifica sempre e comunque. L’arredo di casa nostra dovrebbe essere un’estensione della nostra personalità, e va valorizzato anche mixando stili e forme dove necessario, per dare vero carattere agli ambienti.

Baxter – divano Brest

Perché parliamo adesso del Salone del Mobile

Abbiamo detto come il Salone sia un appuntamento fra i più importanti nel panorama internazionale, e per questo a volte capita di lasciarsi prendere la mano e gridare alle tendenze a prescindere. In realtà, non è così semplice affermare dei trend generali: ad esempio, ci sono marchi che giocano molto sui contrasti, altri che rimangono più armoniosi.
Di sicuro le indicazioni sono molte. L’importante è valutarle senza lasciarsi suggestionare, e lasciarsi ispirare dalle novità senza forzare il nostro stile o come sogniamo i nostri arredi perfetti.